sabato 15 aprile 2017

ONORE AI TRAUMI

ONORE AI TRAUMI



I traumi che subiamo, se non vengono risolti in tempo, passano di madre in figlio attraverso il sangue, attraverso le ossa, la pelle, gli organi. Il figlio non conosce questo dolore e lo subisce, senza possibilità di comprenderlo. E` come se viaggiasse nella vita su un treno che non sa dove lo stia portando ed in più ha un carico sulla schiena che risulta davvero pesante da sostenere.
Non sa come abbandonare quel trauma perché non é suo, non gli appartiene ed i suoi anticorpi costruiscono difese su difese pur di riuscire a non soccombere sotto quel carico pesante.
Quando é che interviene qualcosa a spezzare questa distruttiva eredità?
Solo attraverso l'amore, quello dato e quello ricevuto ci si può salvare.
Peccato che quel carico pesante impedisca ogni possibilità di amare e di essere amati.
Ed é questa la vera tragedia. Non esiste una via d'uscita.
Ci si può solo accontentare di sedersi accanto al nostro trauma ereditato e magari offrirgli da bere in modo che resti innocuo e non ci costringa nuovamente a fare qualche scelta sbagliata in nome di chissà quale diavolo di riparazione.
La verità é amara come il fiele, ma se si riesce a "guarire dalla voglia di voler guarire"(cit.) forse l'accettazione ci renderà il carico meno pesante da reggere.
E' possibile sentirsi più leggeri e provare a camminare nelle nostre vite con un pizzico di pace in più.
Finito il tempo delle illusioni, quello delle difese eroiche, quello dei sensi di colpa e della vergogna resta quell'amara verità solo da guardare negli occhi.
Ci guastiamo da subito, già nel ventre materno.
Alchemicamente saremmo in grado di superare il fosso, andare sull'altra sponda e felice sarà colui che saprà trasformare in oro i suoi guasti.
L'alchimia consente di fare un gran balzo in avanti.
La bella notizia è che con molta Fede e credendo nella vita ci si può arricchire.
L'Alchimia richiede però tanta e tale disciplina che molto spesso i nostri stessi guasti boicottano astutamente e gli impediscono di realizzarsi.
A quel punto bisogna sapersi fermare ad osservare o, ancora meglio, a contemplare.
Anche questo può risultare un balzo in avanti oltre la meditazione.
Il tutto affinché la mente, dove risiedono comodamente adagiati i nostri guasti, venga messa a riposo, fatta tacere.
In assenza di tutto ciò sarà meglio scegliere....di andare a passeggiare!

Danisieger

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