sabato 15 aprile 2017

IDOLATRIA DEL PASSATO

IDOLATRIA DEL PASSATO



Sono stanca di ascoltare le nostalgie piagnucolose dei vecchi tempi! 

Trovo nauseante osservare quella stupida illusione che la verità sia solo nel passato!

Quando ero bambina c'erano tante cose belle, ma anche tante molto brutte rispetto ad oggi così come oggi ci sono tante cose bellissime rispetto a ieri.

C’è poi chi si crogiola nell’idealizzazione del genitore morto. Assisto a questo funerale senza sosta che mette in atto il povero figlio orfano dimenticando quale sia davvero il grosso danno che ha provocato alla sua vita quel genitore e l’immenso dolore che gli ha causato. Morendo il genitore diventa l’immagine idolatrata ricca di validità affettiva che solo un grande coraggio può riuscire a sradicare e/o smantellare con grande onestà. 
Finché quell’immagine rimarrà intatta nella nostra memoria con quel piagnucoloso senso di mancanza non saremo capaci di sviluppare un solo piccolo passo nei confronti della nostra consapevolezza e/o maturità.
Chi si lamenta rimpiangendo i "vecchi tempi" non può godere né il presente né del futuro!

L'educazione, l'amore, la fedeltà, la passione, la consapevolezza, la compassione ecc. non si calcolano nel tempo, ma all'interno della nostra anima e l'anima non ha né ieri né domani. L'anima é eterna.

 DanielaSieger

 









ONORE AI TRAUMI

ONORE AI TRAUMI



I traumi che subiamo, se non vengono risolti in tempo, passano di madre in figlio attraverso il sangue, attraverso le ossa, la pelle, gli organi. Il figlio non conosce questo dolore e lo subisce, senza possibilità di comprenderlo. E` come se viaggiasse nella vita su un treno che non sa dove lo stia portando ed in più ha un carico sulla schiena che risulta davvero pesante da sostenere.
Non sa come abbandonare quel trauma perché non é suo, non gli appartiene ed i suoi anticorpi costruiscono difese su difese pur di riuscire a non soccombere sotto quel carico pesante.
Quando é che interviene qualcosa a spezzare questa distruttiva eredità?
Solo attraverso l'amore, quello dato e quello ricevuto ci si può salvare.
Peccato che quel carico pesante impedisca ogni possibilità di amare e di essere amati.
Ed é questa la vera tragedia. Non esiste una via d'uscita.
Ci si può solo accontentare di sedersi accanto al nostro trauma ereditato e magari offrirgli da bere in modo che resti innocuo e non ci costringa nuovamente a fare qualche scelta sbagliata in nome di chissà quale diavolo di riparazione.
La verità é amara come il fiele, ma se si riesce a "guarire dalla voglia di voler guarire"(cit.) forse l'accettazione ci renderà il carico meno pesante da reggere.
E' possibile sentirsi più leggeri e provare a camminare nelle nostre vite con un pizzico di pace in più.
Finito il tempo delle illusioni, quello delle difese eroiche, quello dei sensi di colpa e della vergogna resta quell'amara verità solo da guardare negli occhi.
Ci guastiamo da subito, già nel ventre materno.
Alchemicamente saremmo in grado di superare il fosso, andare sull'altra sponda e felice sarà colui che saprà trasformare in oro i suoi guasti.
L'alchimia consente di fare un gran balzo in avanti.
La bella notizia è che con molta Fede e credendo nella vita ci si può arricchire.
L'Alchimia richiede però tanta e tale disciplina che molto spesso i nostri stessi guasti boicottano astutamente e gli impediscono di realizzarsi.
A quel punto bisogna sapersi fermare ad osservare o, ancora meglio, a contemplare.
Anche questo può risultare un balzo in avanti oltre la meditazione.
Il tutto affinché la mente, dove risiedono comodamente adagiati i nostri guasti, venga messa a riposo, fatta tacere.
In assenza di tutto ciò sarà meglio scegliere....di andare a passeggiare!

Danisieger